Tuesday, April 13, 2010

Leopardi's "L'infinito" and...

Reflections on those things which are obscure, profound, or indefinite.

"la luce del sole o della luna, veduta in luogo dov'essi non si vedano e non si scoora la sorgente della luce; un luogo solamente in parte illuminati da essa luce; il riflesso di detta luce, e i vari effeti materiali che ne derivano; il penetrare di detta luce in luoghi dov'ella divenga incerta e impedita, e non bene si distingua, come attraverso un canneto, in una selva, per li balconi socchuisi ec. ec.; la detta luce veduta in luogo, oggetto ec. dov'ella non entri e non percota dirittamente, ma vi sia ribattuta e diffusa da qualche altro luogo od oggetto ec. dov'ella venga a battere; in un andito veduto al di dentro o al di fuori, e in una loggia parimente ec. quei luoghi dove la luce si confonde ec. ec. colle ombré, come sotto un portico, in una loggia elevata e pensile, fra le rupi e i burroni, in una valle, sui colli veduti dalla parte dell'ombra, in modo che ne sieno indorate le cime; il riflesso che produce, per esempio, un vetro colorato su quegli oggetti su cui si riflettono i raggi che passano per detto vetro; tutti quegli oggetti insomma che per diverse materiali e menome circostanze giungono alla nostra vista, udito ec. in modo incerto, mal distinto, imperfetto, incompleto, o fuor dell'ordinario ec.

An ode, if you will, to what is hidden, unspoken, but known by the Infinite for Infinity. The 'double bind' of Bound Lotus. The knowledge hidden safely in the deep darkness of Infinity, and also of a woman's mind. Oscurita profundo. Excuse me, The Goetia is whispering sweet nothings to me. I must meditate. It is all on 'p. 58' if you look for it...

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